Benefici dell’Arteterapia nei Bambini: quali sono?
Vi ricordate come era solo 3 generazioni fa?
L’obbedienza era la linea guida.
L’apparenza era quella che contava.
Il mondo interiore del bambino era un concetto vago.
Mia nonna è nata mancina. Il suo braccio sinistro è stato legato in modo tale che il destro diventasse il dominante… si pensava di combattere contro l’instinto…
La sua calligrafia era come la calligrafia egiziana antica, ma cuciva e tagliava e faceva ogni altra azione, tranne la scritura, con la sua mano sinistra.
Mia madre è nata mancina.
“Scrive perline”, disse mia nonna, riguardante la bellissima calligrafia di mia madre.
Ovviamente, non ha pensato di addrizzarla inutilmente.
E io non sono più mancina.
E mia madre mi nutre dalla mia nascita, così il mio mondo interiore non è un concetto, ma è la risorsa per tutto quello che sono e faccio. E anche se non è stato sempre cosi, è il mio paese preferito.
EVOLUZIONE DELL’ARTETERAPIA
Allora, un po’ come questo tipo di evoluzione, è successo anche nel mondo delle professioni dell’assistenza e di conseguenza nell’arteterapia. Prima lo psicologo doveva fare “tabula rasa”, e le parole diciamo erano il materiale da esaminare, poi, la psicologia si è sviluppata in più di 400 rami diversi.
Da quell’inizio i sogni sono diventati un materiale rappresentativo del soggetto. poi è stato notato che le forme espressive, scrittura, movimento, arte contengono materiali preziosi da valutare, analizzare e gli interventi non sono rimasti piu al livello del cenno del capo, ma il rapporto terapeutico dipendeva da una presenza attiva in modo diverso.
Fin’ora, le parole sono ancora da considerare, ma non bastano.
Se nello studio avessimo solo parlato, sarei stata costretta a combattere con le maggiori forze della resistenza di ogni bambino che usava tutta la sua forza per proteggersi, senza sapere nemmeno da che cosa… solo per l’esperienza di vita.
Ora, non vi annoio troppo, dico solo che ci sono materiali interiori che non possono passare senza un interprete.
Immagino che vogliate sapere quali siano…
MATERIALI INTERIORI
Allora nel mondo interiore ci sono esperienze non verbali, per esempio, il modo in cui siete stati abbracciati. O nutriti, o semplicemente guardati. E tutto questo è stato registrato nel vostro mondo interiore. C’è anche la mancanza di consapevolezza, dolore, diniego, paura, difficoltà di concettualizzare. Adesso, immaginate che tutto questo è quello che vi guida nel fare mosse vere nella realtà.
Solo che c’è quello che funziona bene e vi aiuta ad arrivare dove volete arrivare, in termini di obbiettivi e sogni e c’è quello che vi frena e non vi fa muovere.
Ci sono chi vuole parlare di questo e ci sono quelli che non hanno le parole, le chiavi per entrare, per poi capire, per poi cambiare e per poi sviluppare o crescere se volete.
Proprio qui entra l’arteterapia: l’arte e i processi creativi sono una lingua naturale, creativa, giocosa indiretta e non minacciosa che rappresenta fisicamente materiali incapsulati e non accessibili verbalmente. Tra l’altro crea subito integrazione tra il mondo interiore e esterno e rispecchia la distanza tra il visibile e il nascosto.
Per esempio, il bambino esprime verbalmente rabbia e distacco dai suoi cari, ripulso e rifiuto e mentre lo fa, continua ad esplorare tutti i tipi di colla che ci stanno nello studio. Le sue azioni mi dicono quello che vorrebbe fare, qual è il problema e cosa vorrebbe che succeda.
Dopo di che si può lavorarci sopra. su come applicare quello che fa nello studio con me, nella vita reale, usando le azioni metaforici come un ponte tra il mondo interiore e il fuori, tra il lavoro nello studio e la sua vita reale sempre con l’obiettivo principale di arrivare all’equilibrio benefico.
Mia nonna aveva mani d’oro. Lei è stata forzata per la questione del trend dell’epoca, ma nonostante la sua esperienza, lei è stata saggia di lasciare in pace mia madre che è saggia a lasciarmi in pace a navigare in vari mondi e non solo nel mio personale.
